la fenice…

La guarda e non capisce.  La gioia che ogni giorno regala al mondo oggi non é parte di  lei.  Lei, con i suoi occhi grandi,  dello stesso colore dell’ autunno quando é agli inizi,  pieni di sfumature calde ma malinconiche. La sua voce é sofferente. Affoga tra le lacrime,  che cadono bagnando il legno della panchina e disegnando delle piccole macchie irregolari che risplendono alla luce del tramonto. Piccole macchie,  ma allo stesso tempo  grandi,  sterminate,  immense,  come il mare nero che dorme ne suo cuore,  e che adesso sembra voler uscire con la stessa forza con cui il ragazzo la stringe a se per donargli il calore protettivo del suo petto.  Lei gli dice qualcosa all’ orecchio.  Lui guarda il sole rosso che risplende in lontananza.  Quel sole ricco di speranza che ogni giorno rinasce,  proprio come una fenice dalle sue ceneri,  proprio come una semplice ragazza che rinasce dal suo stesso pianto.

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